Facebook, il nuovo Meta(verso) e il futuro di Internet

Per la prima volta in 17 anni, Mark Zuckerberg ha un nuovo titolo di lavoro, essendo diventato CEO e presidente di Meta, il nuovo nome della società madre di Facebook.

Il rebranding serve a superare la “confusione e l’imbarazzo” di condividere il nome aziendale con la sua app principale e, allo stesso tempo, a consolidare il gigante dei social media come “metaverso” che Zuckerberg vede come il futuro di internet.

Per chi non avesse familiarità con il termine “metaverso” chiariamo che il termine si riferisce non solo ai mondi virtuali gestiti da aziende di social media, ma all’intero spettro della realtà aumentata.

Zuckerberg mantiene il controllo di tutto e ha rivelato in un’intervista che, a differenza dei fondatori di Google che si sono fatti da parte nel 2015 quando Big G è diventato una holding chiamata Alphabet, non ha intenzione di lasciare il suo posto al vertice.

Il cambio di nome riguarda il riconoscimento di un cambiamento all’interno dell’azienda che, in realtà, è stato avviato da tempo.

Zuckerberg ha versato miliardi di dollari – almeno 10 miliardi di dollari solo quest’anno – nella costruzione del metaverso, una visione espansiva e coinvolgente di internet ispirata alle pagine di romanzi di fantascienza come Snow Crash e Ready Player One.

Un sistema di account unificato sta per essere introdotto per abbracciare tutte le app sociali della società, l’auricolare Oculus Quest, Portal, e i dispositivi futuri. Ciò significa che non sarà necessario un account Facebook per utilizzare il Quest.

Zuckerberg sa che il tempismo di questo rebrand è sospetto. Nelle ultime settimane, l’azienda è stata colpita da una raffica ininterrotta di critiche, a causa dei documenti interni trapelati forniti ai media da un ex dipendente di nome Frances Haugen. Facebook è forse l’azienda più scrutinata del mondo in questo momento, e il suo marchio si è “inacidito” agli occhi dei giovani. Per i molti critici, distanziare il marchio dell’azienda e Zuckerberg dal nome Facebook sarà visto come una tattica di evasione.

Il metaverso come idea non è nuova, ma non è stato mai enunciato in relazione a Facebook fino a quando Zuckerberg ha iniziato a parlarne pubblicamente all’inizio di quest’anno. Il concetto ha origine da Snow Crash, un romanzo distopico degli anni ’90 in cui le persone fuggono dal mondo reale in rovina per essere completamente immerse in uno virtuale. Zuckerberg sta cercando di reclamare il metaverso come un’idea utopica che sbloccherà un’economia completamente nuova di beni e servizi virtuali.

Nel prossimo decennio, si pensa che la maggior parte delle persone passerà il tempo in una versione completamente immersiva e 3D di internet che si estende non solo sull’hardware di Meta, come il Quest, ma su dispositivi prodotti da altri. Zuckerberg sta spingendo i suoi team a costruire una tecnologia che un giorno potrebbe permetterti di presentarti in uno spazio virtuale come un avatar, o apparire come un ologramma di te stesso nel salotto del mondo reale del tuo amico che vive dall’altra parte del pianeta.

Il guru è attento a non entrare troppo nei dettagli, ma crede che ci sarà anche un “ruolo piuttosto importante” per la tecnologia delle criptovalute come NFT e contratti intelligenti nel metaverso.

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